sabato 27 agosto 2011

Studio veterinario di perugia risponde male!

Una ragazza ha scritto alla mia mail per avere informazioni sulle sue cavie:
ecco la mail:
buongiorno, sono una ragazza di reggio emilia, posseggo due cavie fratello e sorella che hanno circa un mese e mezzo.
sono appassionata di porcellini d'india, sono informata, anche se alcune fonti sono poco veritiere e non ho mai avuto due esemplari di sesso opposto; vorrei quindi avere informazioni attendibili riguardo alle seguenti domande:

1) a che età i due esemplari raggiungono la maturità sessuale?
2) c'è una possibilità che si accoppino nonostante la consanguineità? in caso positivo, che sarebbe una soddisfazione ma anche una paura, cosa succederebbe? quali inconvenienti e rischi ci sono? come dovrei comportarmi con i piccoli?
3) detto che, le mie cavie vivono in condizioni di vita soddisfacenti, quali ulteriori accorgimenti dovrei dedicargli riguardo alle abitudini, luogo e alimentazione? sono ancora giovani quindi potrei modificare facilmente alcuni parametri.

aspetto una risposta, grazie della collaborazione,
un saluto da una vera appassionata di animali

Mi sto mettendo in contatto con la veterinaria per una risposta esaustiva ma ecco cosa ha ricevuto via mail da uno studio di veterinari che non consiglio a nessuno visto il modo:

Vi allego mail:
Buongiorno,
di chi saresti una nuova cliente, visto che hai scritto ad un bel numero di veterinari?
A Reggio Emiliaci sono validissimi colleghi che si interessano di esotici, prova a cercarli e prendi UN APPUNTAMENTO con loro per una visita delle tue caviette.
Cordialità
Ometto il nome e Vi dico che è di Perugia.
Il mio blog non cerca clienti non vuole essere al di sopra di nessuno, non sono una veterinaria anche se chiedo consigli mah!
Perchè rispondere così a questa ragazza?

martedì 26 luglio 2011

Turbo e l'ernia discale!

Turbo è da 1 anno il 26 dicembre 2010 che non si ammala più di ernia discale. Un anno senza malattia è un record da quando nel 2008 ha avuto la prima e dopo 4 in un anno!
Siamo entrati nella casistica degli sfigati...così ci definiva il veterinario un anno fa per l'appunto.
Questa malattia è come l'ernia alla colonna vertebrale che abbiamo noi uomini ma noi la curiamo con del cortisone e non la operiamo quasi mai perchè si è visto che con l'approccio farmacologico la cosa si risolve.
Per i cani è diverso, si paralizzano e se non operati entro breve avranno per sempre perso l'uso delle gambe, quelle posteriori ma rari casi (la seconda ernia di Turbo) anche l'uso dei quattro arti.
Solo ripensando a tutto il calvario del mio cagnolino ma di tutta la mia famiglia mi vengono i brividi ancora oggi.
A Tiziano (papà di Turbo) vengono alla mente maggiormente i soldi spesi per ogni operazione....
Vi racconterò tutto anche del prezioso aiuto che Mattia mio figlio di 3 anni allora mi dava mentre cateterizzavo (infilavo un tubicino nel pene per farlo urinare)il suo amico a quattro zampe!
Questa come vi ho preannunciato è una storia a lieto fine...Turbo ha un'andatura non proprio lineare ma vive bene la sua vita...corre un po' meno ma ci vuole bene e noi a lui!

Vediamo ora in termini medici di cosa si tratta:

La colonna vertebrale è formata da vertebre e tra queste i dischi intervertebrali che sono dei cilindretti elastici formati da un nucleo polposo centrale e un anello fibroso esterno e hanno un ruolo basilare nel far sì che la colonna si possa flettere. La colonna vertebrale accoglie e protegge il midollo spinale.

Per ernia del disco si intende la fuoriuscita di materiale del nucleo polposo attraverso l'anello fibroso che va a comprimere il midollo spinale.

L’ernia del disco è una patologia del disco intervertebrale che appartiene alla categoria delle malattie degenerative e consiste nello spostamento di materiale discale dalla posizione fisiologica tra due corpi vertebrali verso il canale dove alloggia il midollo spinale.

Le ernie del disco vengono classificate in due gruppi:

Le protrusioni hanno un’incidenza diffusa in tutte le razze con predisposizione solo per animali adulti/anziani di media o grossa taglia e con anamnesi di discreta attività fisica, sono malattie ad evoluzione cronica e spesso colpiscono più dischi di una colonna;
le estrusioni colpiscono prevalentemente cani condrodistrofici, es. Bassotti, Bulldog, Carlino, Pechinese, tutti giovani adulti dai 2 ai 7 anni ed hanno esordio acuto.
Turbo è un meticcio e tra i suoi avi di sicuro c'era un bassotto e nel 2008 aveva 6 anni.
Circa il 2% della popolazione canina risulta affetta da questa patologia e le razze condrodistrofiche (bassotti, pechinesi, barboncini, lhasaapso ecc.) hanno mostrato una netta predisposizione.
Dal punto di vista clinico i sintomi sono più o meno gravi e dipendono dalla sede della lesione e dalla sua gravità che a sua volta è funzione di quanto il disco si è spostato e dalla forza dello spostamento. Gli animali colpiti possono presentare : dolore, tipico delle estrusioni, ed in conseguenza di questo gli atteggiamenti antalgici come testa bassa, cifosi e riluttanza al movimento; alterazioni della deambulazione con atassia, paresi fino alla paralisi; difficoltà alla minzione per paralisi della vescica ed alterazione della defecazione per ano beante.
La diagnosi viene effettuata attraverso una prima visita clinica ed un esame clinico neurologico; gli esami del sangue consentono di escludere malattie neurologiche di tipo metabolico. Stabilito che si tratta di un problema neurologico imputabile ad un danno midollare sono necessari esami radiografici per la localizzazione precisa della lesione: le radiografie senza mezzo di contrasto consentono di verificare che non ci siano lesioni alle vertebre mentre il midollo verrà esaminato eseguendo delle radiografie con il cane in anestesia generale e con mezzo di contrasto che viene inoculato nel canale vertebrale (mielografia) mentre esami più specifici dei singoli segmenti midollari possono essere effettuati con risonanza magnetica o TAC.
Ricordo il costo di 800 euro solo per fare la risonanza e ricordo bene il pianto nel vedere il mio cagnolino steso lateralmente, incosciente, intubato dopo la risonanza pronto per operarlo.

La terapia può essere conservativa o chirurgica secondo il caso.

Nelle forme in cui è indicata la terapia conservativa è necessario il riposo assoluto del cane che non deve assolutamente mettere sotto stress la colonna e questo vuole dire evitare scale o singoli gradini, evitare che salti su letti o divani, evitare che si metta sulle due zampe posteriori per salutarci e l’unico modo per ottenerlo è, ahimè, confinare il nostro cane in un trasportino o gabbia facendolo uscire solo per fare i bisogni e questo per un periodo di tre settimane affinché cicatrizzi il punto di rottura attraverso cui si è spostato il disco.
Nei casi in cui è d’obbligo la chirurgia questa sarà eseguita per asportare il materiale discale e rimuovere la compressione.
Per la prognosi di queste malattie è fondamentale la tempestività del riconoscimento del problema soprattutto nelle forme croniche e portare dal veterinario il cane non appena notiamo qualcosa di anormale.
Ricorso che un dolore improvviso al collo o alla schiena, specialmente se accompagnato a debolezza degli arti e riluttanza a muoversi, è da considerarsi un'emergenza. Spesso questi sintomi sono accompagnati o preceduti da dolori addominali più o meno marcati. In questa fase è sconsigliato somministrare analgesici o antinfiammatori che, alleviando il dolore, facilitano i movimenti della colonna e con essi la fuoriuscita ulteriore del materiale discale.
Tenete il vostro cane più fermo possibile.

venerdì 13 maggio 2011

Alcune frasi celebri

C'è nell'uomo un soffio,uno spirito che assomiglia al soffio e allo spirito di Dio.Gli animali non ne sono privi
Giovanni Paolo secondo.

Il cane non è "quasi umano" e non conosco peggiore insulto alla razza canina che descriverlo così
John Holmes

Dimmi che cane hai e ti dirò chi sei

Un cane medio è una persona migliore rispetto alla media delle persone
Andy Rooney

Il sorriso di un cane stà nella sua coda
Victor Hugo

La fedeltà di un cane è un dono prezioso che impone obblighi morali non meno impegnativi dell'amicizia con un essere umano.
Konrad Lorenz

giovedì 17 marzo 2011

Vacciniamo il nostro gattino

Ci sono molte malattie che possiamo evitare al nostro gatto vaccinandolo.
Prima di procedere si valutano:
 l'età e la razza del gatto_Se il gattino è stato svezzato prematuramente, quando compie 9 settimane andrà vaccinato contro Panleucopenia, Rinotracheite e Calicivirosi,
_Se ha più di 3 mesi quando arriva a casa si potrà immunizzare contro un maggior numero di malattie nello stesso vaccino._
 Le razze brachicefale, come la razza Persa, avendo il muso schiacciato, sono più soggette ad essere affette da Rinotracheite e Calicivirosi, questi esemplari vanno quindi vaccinati soprattutto contro queste malattie virali.

Stato immunitario del gatto. Se il gattino veniva ancora allattato dalla mamma quando lo abbiamo preso, dovremo aspettare alcune settimane (2-3) prima di vaccinarlo per evitare che gli anticorpi del vaccino si sovrappongano a quelli forniti dal latte materno, così annullando l'effetto di entrambi e facendo rimanere il gattino senza protezione. Dovremo inoltre controllare lo stato immunitario della madre, vale a dire se è stata correttamente ta e sverminata, perché questo influenzerà sulle difese del gattino. Se il gattino (e la madre) è ben alimentato ed il peso corporale è quello corretto, è più probabile che lo stato immunitario sia in buone condizioni e che, se dovesse essere necessario, sarà in grado di far fronte a infezioni virali o batteriche.

Aree geografica dove vive il gatto. Determinate aree geografiche presenvaccinatano una maggior prevalenza di malattie come Panleucopenia e Leucemia. Nelle zone rurali, dove non tutti gli animali vengono vaccinati in modo adeguato, o in zone dove troviamo gatti selvatici, il rischio di contagio di malattie virali è maggiore e la vaccinazione deve essere completa. In base alla situazione il veterinario ci darà le indicazioni da seguire.

Abitudini del gatto
Attenzione a non far incontrare il nostro gattino con quelli randagi perché iquest' ultimi tendono ad essere portatori di virus (Leucemia, PIF, FIV,...) che trasmettono attraverso la saliva, il sangue

A grandi linee consigliamo il seguente calendario :

  • A 9 settimane di vita si consigliano i vaccini per Panleucopenia, Rinotracheite, Calicivirosi+ Leucemia
  • A 12 settimane di vita si consigliano i vaccini per Panleucopenia, Rinotracheite, Calicivirosi+ Leucemia e Clamidiosi
  • A 16 settimane di vita si consiglia il vaccino per PIF
  • A 20 settimane di vita si consiglia il vaccino per Rabbia se andate all'estero o vivete in zone dove è consigliato
Alla prima iniezione (sottocutanea o intramuscolare) seguono di solito uno o due richiami, distanziati l’uno dall’altro da circa tre settimane d’intervallo. Verso gli 11-12 settimane di vita è consigliabile un richiamo generale. Terminato il ciclo è opportuno ripetere una volta all’anno il richiamo al fine di mantenere sempre all’erta il sistema immunitario.
Tutte le iniezioni vengono annotate dal veterinario sul libretto sanitario con l’indicazione della data pro-memoria per il richiamo successivo.

Prima di tutto è importante sottoporre il nostro gatto ad una attenta visita clinica che determini lo stato di salute. Un soggetto che al momento della vaccinazione non in piena forma, non solo non produrrà una difesa immunitaria sufficiente a proteggerlo, ma potrebbe avere un peggioramento dello stato di salute da stress vaccinale. . Se il gattino vive con altri gatti, ad esempio perché partecipa ai concorsi o perché vive in allevamenti, sarà più soggetto a contrarre malattie virali e avrà quindi bisogno di un programma vaccinale completo.

lunedì 7 marzo 2011

GATTI un po' di storia!

Eh! Si per voi che avete gatti ho dovuto fare una ricerca,andare in biblioteca ed eccomi qui a scrivervi alcune notizie storiche riguardanti i vostri amici gatti!
Io non li amo particolarmente come animali perchè meno affettuosi dei cani ma ne ho avute tre "Bogengo" "Perla" "Sole" tutte femmine, tutte abbandonate davanti casa mia tutte cucciole cresciute,amate,sfamate,coccolate...a loro dedico questo post!

Secondo recenti ricerche, il gatto domestico è una sottospecie di quello selvatico (Felis Silvestris) dal quale si è probabilmente discostato 130000 anni fa.
L'addomesticamento avrebbe avuto origine lontana nella storia, risalendo all'incirca tra gli 8000 e i 10000 anni fa nel neolitico nella regione della "Mezza luna fertile". L'epoca che corrisponde agli inizi della coltura dei cereali e all'immagazzinamento di riserve suscettibili di essere attaccate dai roditori. È difficile determinare più precisamente la data di addomesticamento visto che i gatti domestici si differenziano poco da quelli selvatici e dunque non se ne possono riconoscere i resti archeologici.
Nell'antico Egitto il gatto era considerato un animale sacro.La prima prova del rapporto uomo-gatto è rappresentata dai dipinti funerari egizi, 2600 a.c.
Tutte le testimonianze ci fanno intuire che il gatto se la passava veramente bene, la sua capacità di proteggere i granai era molto apprezzata ed in seguito venne considerato, grazie ai suoi magnifici occhi, come manifestazione terrena di importanti divinità, per questo fu consacrato prima alla dea Iside poi a Bast (la dea gatto) quindi venerato, coccolato, nutrito con cibi raffinati e ornato con pietre preziose. Chi osava ucciderlo rischiava molto, era prevista la pena di morte. 
 Quando abbandonava la vita terrena veniva addirittura imbalsamato e sepolto come una persona! Intorno al 1850 fu scoperto un cimitero che ospitava oltre 3000 mummie
Alla sua morte, la famiglia che lo ospitava doveva radersi le sopraciglia in segno di lutto e doveva seppellirlo con tutti gli onori in appositi cimiteri.

L'esportazione dei gatti dall'Egitto era punita severamente.
Ciò paradossalmente ne favorì la diffusione grazie ai fenici che lo contrabbandarono per venderlo a ricche famiglie nel mediterraneo.
Venne portato in Europa dai romani e qui si incrociò con il gatto selvatico nordico, più robusto.
Seguendo le rotte commerciali, il gatto si diffuse poi presso i romani ed i greci che se ne servirono in particolare per difendere i granai dai topi; attraverso l'Egitto si diffuse anche nei Paesi arabi dove in poco tempo rubò la scena al "sacro" cavallo.
Anche Maometto aveva la sua gatta, Muezza, e si narra che un giorno, pur di non disturbarla mentre dormiva accanto a lui, preferì tagliarsi la manica del vestito.

Il Medioevo fu il periodo più brutto per il gatto, quelle caratteristiche particolari che lo avevano portato ad essere venerato ora venivano interpretate come demoniache, quindi finiva spesso al rogo insieme alle streghe. Di questo periodo è la superstizione relativa al gatto porta sfortuna, infatti, sopratutto se nero, si riteneva fosse l'impersonificazione di Belzebù. In Europa tra il 1200 ed il 1600 i gatti erano considerati l'incarnazione del demonio a causa della loro indole misteriosa e delle loro abitudini notturne e vennero perseguitati.
Nella notte di San Giovanni nelle piazze venivano bruciati vivi centinaia di gatti rinchiusi in ceste insieme alle donne accusate di stregoneria.
Sono di questo periodo le tremende epidemie di peste, favorite, unitamente ad altre tremende malattie, dal proliferare dei topi e dalle scarse condizioni igieniche portatori del morbo.
Il riscatto cominciò intorno al 1800, quando torno ad essere un animale da compagnia e
furono organizzate le prime esposizioni, per essere precisi la prima fu organizzata a Londra il 13/07/1871.
 In Asia è sempre stato considerato un sinonimo di fortuna.

mercoledì 2 marzo 2011

Con i vaccini si prevengono queste malattie





Tutto sulle vaccinazioni lo trovate sul post http://caniedopo.blogspot.com vaccinazioni obbligatorie e non dove descrivo le malattie per cui lo vaccinate. 



1. Parvovirosi


La Parvovirosi o gastroenterite emorragica infettiva è una malattia a rapida insorgenza accompagnata a febbre, dolore addominale, vomito a contenuto ematico e diarrea sanguinolenta che porta in breve a disidratazione e morte nei casi gravi. Ai segni gastroenterici possono unirsi quelli respiratori dovuti ad un interessamento del miocardio. La sindrome cardiaca, alle volte, costituisce l'unico quadro clinico della malattia nei neonati e nei giovanissimi e si conclude con la morte improvvisa senza sintomi premonitori. Il virus, eliminato dagli animali infetti, possiede un'elevata resistenza nell'ambiente (temperatura, pH acido, disinfettanti), rendendo la malattia altamente contagiosa. Per questa ragione l'unica misura preventiva risulta la vaccinazione, spesso praticata precocemente (sei settimane).


2. Cimurro

l Cimurro è provocato da un virus che colpisce più apparati ed in particolare l'apparato respiratorio, il sistema nervoso e l'apparato gastroenterico. Esiste una grande variabilità nella durata e nella gravità delle manifestazioni cliniche. Si può andare dall'assenza di sintomi a una malattia grave con o senza coinvolgimento del SNC, che si accompagna nel 50% dei casi alla morte. Crisi epilettiche e mioclonie con iperestesia e depressione predominano in caso di coinvolgimento della sostanza grigia (evoluzione acuta); atassia, paresi, paralisi e tremori muscolari sono associati al coinvolgimento della sostanza bianca (evoluzione subacuta). La terapia è sintomatica e l'unico approccio efficace per la profilassi del cimurro è la vaccinazione.

3. Epatite infettiva

L'Epatite infettiva è una malattia virale che colpisce il fegato, ma non ha nulla in comune con l'epatite virale dell'uomo che è sostenuta da altri agenti infettivi. L'infezione trasmessa per via orale determina, dopo un periodo di incubazione (2 - 5 giorni), una profonda depressione, anoressia, vomito, dolori colici e febbre oltre i 40°C. La prognosi è infausta nella forma acuta e riservata nella forma dell'insufficienza epatica cronica.

4. Tracheobronchite infettiva

La Tracheobronchite infettiva o tosse dei canili è una malattia che viene provocata da più agenti infettivi (adenovirus canino 2, parainfluenza, herpes virus, etc.) e che può determinare gravi forme di broncopolmonite o fastidiose epidemie di tosse. La malattia è caratterizzata da esordio improvviso, tonsillite, scolo nasale, tosse e febbre. Poiché nel determinismo della malattia risultano spesso coinvolti agenti responsabili d'infezioni secondarie, l'uso di antibiotici e chemioterapici può costituire un valido ausilio al fine di ridurre la gravità dei sintomi.

5. Piroplasmosi canina

La Piroplasmosi canina è una malattia protozoaria, sostenuta da Babesia canis, trasmessa da zecche infette che determina la distruzione dei globuli rossi e gravi reazioni di tipo immunitario. Tutto ciò comporta una forte anemia seguita da ittero facilmente apprezzabili sulle mucose apparenti. Possono manifestarsi disturbi del sistema nervoso centrale e lesioni dei nervi periferici con fenomeni di paraplegia accompagnati da dolore e difficoltà di movimento. Come profilassi bisogna evitare di condurre i cani nelle zone infestate da zecche e quantomeno usare prodotti antiparassitari e/o repellenti. Esiste, la possibilità di praticare una vaccinazione preventiva.

6. Rabbia e Leptospirosi

La Rabbia e la Leptospirosi costituiscono a tutt'oggi due malattie infettive a carattere zoonosico (cioè trasmissibili dall'animale all'uomo) e come tali da considerarsi di specifica attinenza dell'attività di sanità pubblica veterinaria. La rabbia è una malattia virale in continua evoluzione in considerazione del fatto che in talune zone settentrionali del nostro paese è ricomparsa la cosi detta rabbia silvestre e quella dei chirotteri (pipistrelli). La volpe quindi, seguita da alcuni mustelidi (tassi, faine e martore), rappresenta un serbatoio del virus. E' questo un virus labile ossia poco resistente nell'ambiente per cui il contagio tra un soggetto infetto e uno recettivo si realizza soprattutto, ma non necessariamente, attraverso morsicature. Tutte le specie animali a sangue caldo sono soggette all'infezione, sebbene per ogni specie esista una sensibilità particolare. Attualmente la vaccinazione dei cani con vaccini inattivati e delle volpi con vaccini per via orale rappresenta l'unico mezzo a disposizione capace di prevenire la malattia. La leptospirosi è una malattia batterica frequente nei cani in tutto il mondo causata dalle spirochete (L. canicola e L. icterohaemorrhagiae). L'infezione si verifica sia direttamente per contatto con l'urina sia indirettamente con l'acqua od il suolo contaminati dagli animali escretori di leptospire (topi, ratti e cani). L'infezione si manifesta attraverso la penetrazione della cute o delle mucose da parte delle spirochete. Anche in questo caso la vaccinazione dei cani con vaccini inattivati rappresenta l'unico mezzo a disposizione capace di prevenire la malattia. Per un sempre più diffuso turismo, anche canino, le vaccinazioni assumono un ruolo ancora maggiore di quello che avevano in passato. Ciò è diventato ancora più importante in seguito alla libera circolazione intracomunitaria degli animali da compagnia.



http://caniedopo.blogspot.com/2011/03/vaccinazioni-obbligatorie-e-non.html

Vaccinazioni obbligatorie e non.

Qui di seguito vi propongo le vacinazioni che un cane esegue nella sua vita,non gliele farete tutte voi perchè quando acquistate un cane sia in negozio o in canile ha già fatto le vaccinazioni obbligatorie.
Ma dovete sapere assolutamente quali richiami fare,in che periodi e che vaccini servono per andare all'estero.
Il cane va curato sempre ed i vaccini gli permettono di mantenerlo in salute.
Il costo del vaccino è standard ma ogni veterinario aumenta il prezzo in base alla sua notorietà (dico io disonestà) e se gli fa o no la visita.

Consiglio la visita al cane ogni anno ma diciamocela che se sta bene o se è andato da un veterinario per altri motivi io soprassiederei e risparmierei i soldi...

I primi anticorpi al cucciolo vengono trasmessi dalla madre attraverso il primo allattamento. Senza questa prima dose di immunità il cucciolo sarebbe destinato ad essere un soggetto molto debole, anche se è vero che la prima dose non è sufficiente a garantire il suo stato di salute.

Sin dai primissimi tempi va quindi affrontato un programma vaccinale che metterà a punto il vostro veterinario di fiducia.
Di norma le vaccinazioni si iniziano dopo il 60% giorno di vita del cagnolino, anche se in alcuni casi vanno anticipate.
La prima vaccinazione verrà preceduta da una visita approfondita, tesa ad escludere parassiti o altri problemi, che potrebbero far posticipare la profilassi.
Nell'attesa, e comunque quando la profilassi non è stata ancora completata, evitate assolutamente di condurre il cucciolo in parchi e luoghi frequentati da altri cani dai quali potrebbe prendere facilmente qualche malattia.

Oltre alla vaccinazione di routine, esistono casi in cui si rende necessaria una vaccinazione ulteriore:


- all'estero, dove per condurre il cane dovete esibire un apposito certificato da tenere con voi per tutta la durata del viaggio;
- nelle mostre canine e cinofile, dove il vaccino è obbligatorio;
- in caso viviate in luoghi ritenuti a rischio per alcune malattie;


CHE COS'E' UN VACCINO

Un vaccino è un farmaco che ha lo scopo di promuovere la produzione di specifici anticorpi verso una determinata malattia infettiva batterica o virale. I vaccini vengono prodotti a partire da colture del microrganismo, attraverso una diminuzione della virulenza (vaccini attenuati), oppure uccidendo il virus (vaccino spento e adiuvato) o dall’ingegneria genetica.

MALATTIE PER CUI SI VACCINA
Normalmente il cane viene vaccinato per:


Cimurro
Epatite infettiva Parvovirus canino
Parainfluenza canina
Leptospirosi

(Il dettaglio di queste patologie lo trovate  nel post http://caniedopo.blogspot.com/si vaccina per prevenire queste malattie)
Per poter andare all’estero (paesi UE) la legge prescrive la vaccinazione antirabbica obbligatoria per cani, gatti e furetti l’inoculazione del microchip ed il rilascio del passaporto sanitario. Sarà quindi necessario vaccinare tutti i cani di età superiore ai 3 mesi che si devono recare all’estero almeno 20 giorni prima dell’espatrio
      Vaccinazione antirabbica
      I RISCHI DEL VACCINO.
      Come per la somministrazione di ogni farmaco, anche per i vaccini è possibile una reazione anafilattica, nel caso dei vaccini l’incidenza è davvero molto rara e si risolve rapidamente con una somministrazione di corticosteroidi.
      IL PROTOCOLLO VACCINALE PER IL CANE CUCCIOLO
      • Una vaccinazione per parvovirosi canina all’età di 50-60 giorni
      • Un vaccino pentavalente (cimurro, epatite infettiva, parvovirosi, parainfluenza e leptospirosi) a distanza di 21 giorni.
      • Un vaccino pentavalente (cimurro, epatite infettiva, parvovirosi, parainfluenza e leptospirosi) a distanza di 21 giorni.
      • Richiamo annuale con vaccino pentavalente (cimurro, epatite infettiva, parvovirosi, parainfluenza e leptospirosi)
      I PROTOCOLLI VACCINALI PER IL CANE ADULTO
  • Protocollo vaccinale per cane adulto regolarmente vaccinato
      • Richiamo annuale con vaccino pentavalente (cimurro, epatite infettiva, parvovirosi, parainfluenza e leptospirosi)
  • Protocollo vaccinale per cane adulto mai vaccinato o con vaccino non rinnovato per più di 3 anni
      • Un vaccino pentavalente (cimurro, epatite infettiva, parvovirosi, parainfluenza e leptospirosi).
        Un vaccino pentavalente (cimurro, epatite infettiva, parvovirosi, parainfluenza e leptospirosi) a distanza di 21 giorni. Vaccinazioni regolari annuali con vaccino pentavalente (cimurro, epatite infettiva, parvovirosi, parainfluenza e leptospirosi)
      VACCINAZIONE PER LA RABBIA
  • La vaccinazione antirabbica è obbligatoria per i cani che si recano all’estero e deve essere fatta con almeno 20 giorni di anticipo rispetto alla data di espatrio, sarà inoltre necessario il passaporto sanitario (rilasciato dalla ASL) ed il microchip.
  • Alcuni paesi extra UE richiedono anche la titolazione degli anticorpi (la verifica che la vaccinazione abbia avuto effetto).

domenica 27 febbraio 2011

Veterinaria on-line


Finalmente ce l'ho fatta covincendo la dottoressa Nassuato Chiara
ad accettare di rispondere alle Vostre domande riguardanti i nostri amici animali!

Inviate mail a: Fragola_75@libero.it

mercoledì 23 febbraio 2011

Sfogo di un proprietario corretto

Scusate ma voglio sfogarmi e facendolo spero che quelli che si riconoscano come oggetto del mio sfogo cambino modo di essere!
Utopistico?Non credo ci vuol talmente poco per essere educati e tanto poco per capire cosa è giusto e cosa è sbagliato!
La mia rabbia nasce dal fatto che oggi ho pestato una deiezione di cane (chiamiamola anche cacca,cacca piccola nascosta nell'erba ma sempre cacca!). L'ho pestata portando a passeggio Turbo:lui ama andare sulle aiuole ed ha ragione così l'ho seguito e..tra l'erba,ben nascosta, l'ho pestata.Me ne sono accorta poco dopo,una puzza micidiale, ho strisciato la scarpa sull'erba, ma niente la popò si è ben attaccata alla suola della mia scarpa. Risultato è che è ancor in ammollo in un catino (che dopo dovrò pulire con candeggina) in bagno con la finestra aperta!
Ma dico io perchè non potete raccogliere le deizioni dei vostri animali,perchè voi proprietari non avete un minimo di rispetto per chi passerà dopo? Cane piccolo pupù piccola è vero ma puzza ugualmente, ugualmente se pestata crea disagio!
Cani grandi, noto ugualmente proprietari maleducati, vistosamente più maleducati!
Comperate i sacchettini con il loro bel porta-sacchettini a forma di osso che si attacca al guinzaglio e sono facilissimi da usare,non ti sporchi e per averli spendi se è tanto 5 euro (la ricarica poi dei sacchettini 2 euro di 60 !).
Io ci riesco,raccolgo tutto, potete farcela anche voi, un po' di quel che si dice!

Argomento 2: guinzaglio per i cani se siete in una zona abitata!

Anch'io soffro un po' vedere Turbo a guinzaglio ma sicuri che soffrirei molto di più (anche lui) se andasse sotto un' auto o se peggio morsicasse qualcuno!
Nemmeno i nostri figli ci ascoltano sempre quando camminiamo e comunque diamo loro sempre la mano. Un cane anche se ben addestrato può non ascoltare può scappare in mezzo alla strada e può far male a qualcuno.
Perchè quando cammino con Mattia e Turbo devo sempre essere pronta a mettermeli tutti e due vicino,ed essere pronta a parare un cane con la previsione che se mi va bene finisco solo io in ospedale con un morso!
Cane piccolo morso piccolo ma si va ugualmente in ospedale,ugualmente può sfigurare un bimbo e cane grande...lo vedo spesso libero e mi crea più angoscia!

Cosa scrivere: SIATE PIU' EDUCATI  E  RISPETTOSI DEL PROSSIMO!

RISPETTO:
Sostantivo Maschile .Sentimento e comportamento informati alla consapevolezza dei diritti e dei meriti altrui, dell'importanza e del valore morale, culturale di qualcosa Sinonimo: deferenza, riguardo: rispetto per, verso gli anziani; rispetto delle opinioni; rispetto della natura; meritare rispetto; godere del rispetto di tutti; (al Plurale) formula di deferente saluto: i miei rispetto a Lei e alla Signora persona di rispetto, autorevole, importante mancare di rispetto, trattare con poco riguardo con rispetto parlando, con tutto il rispetto, formule di scusa che si premettono a espressioni ritenute poco decenti o poco garbate di tutto rispetto, che merita considerazione urban. zona di rispetto, di interesse artistico o paesaggistico nella quale le costruzioni sono vietate o sono soggette a particolari vincoli

_Un uomo è tanto più rispettabile quante più sono le cose di cui si vergogna.
George Bernard Shaw

_Le grandi qualità e le grandi virtù vi procureranno il rispetto e l'ammirazione degli uomini; ma sono le qualità minori che devono procurarvi il loro amore e il loro attaccamento.
Philip Dormer Chesterfield _Preferisco l'odio che mi rispetta all'amore che mi insulta.
Giuseppe Rovani

sabato 19 febbraio 2011

una saggezza

La vita non è una questione di come sopravvivere alla tempesta, ma di
come danzare nella pioggia.

Sii più gentile del necessario, perché ciascuna delle persone o animali che
incontri sta combattendo qualche sorta di battaglia.

venerdì 11 febbraio 2011

Convalido l'iscrizione a Paperblog sotto lo pseudonimo di turbo ».

Passeggiata col cane(alcune regole)

,
Oggi approffitando delle bella giornata  alle 10 ho portato a casa Mattia dalla scuola materna ed abbiamo fatto una passeggiata con Turbo.Tutti ci conoscono perchè portiamo fuori il nostro amico con qualsiasi tempo,pioggia,neve,sole,vento....e Mattia da quando ha quattro giorni mi ha sempre accompagnato(coprendolo bene) e non si è mai ammalato per questo!
Pensate voi stareste sempre chiusi in una villa magnifica?Anche se piena di stanze,con un giardino magnifico,dopo qualche giorno sentireste il bisogno di ucire e così è per i nostri amici.
Ho pensato di scrivervi alcuni consigli per una passeggiata rilassante e "corretta"

Un cane educato è un cane accettato da tutti

Portalo fuori spesso, con qualsiasi tempo, mantenendo gli stessi orari
se pensi di approfittare delle uscite per educarlo, tienilo a digiuno cosìi premi avrebbero maggiore efficacia e il pasto al rientro sarebbe una degna e piacevole conclusione
usa sempre il guinzaglio ed il collare ben allacciato frequenta ambienti dove i cani hanno libero accesso
Attraversando strade frequentate da auto, tieni il guinzaglio molto corto e cammina frapponendoti sempre fra lui e il traffico stradale o pedonale
Fai attenzione a dove lo fai camminare, potrebbero esserci vetri rotti o comunque detriti che lo potrebbero ferire(ricordati che le strade in montagna vengono cosparse di sale e questo brucia sulle zampine dei nostri amici) ,lascialo sempre annusare (i cani vedono ombre mentre l'olfatto più sviluppato gli permette di capire meglio il mondo che li circonda)se tira molta il guinzaglio correggilo, potrebbe essere fastidioso per te e per coloro che incontri e se usi guinzagli estensibili, attento a non creare impaccio ai passanti o che giri intorno alla gente avvolgendole con la fettuccia
Quando sta per sporcare fallo scendere dal marciapiedi o comunque fuori dal passaggio pubblico, ricordati poi di raccogliere le feci ( se non lo fai oltre che incivile puoi essere multato!)
Non lasciarlo urinare in continuazione per marcare il territorio, controllalo
quando si ferma per sporcare, rimani in attesa ed evita di osservarlo; potresti condizionarlo a non sporcare in tua presenza
se esiste un muro, faglielo rasentare, frapponendoti fra lui e i passanti e se qualche passante non cambia direzione per farti passare, fermati e aspetta che si liberi la strada.
Non permettere che il cane abbaia alle persone che incontra, a meno che non sia necessario per intimidire un malintezionato.
Non permettere il contatto con persone che manifestano paura dei cani, se vogliamo essere rispettati, dobbiamo essere i primi a rispettare.
Non permettere che prenda cibo da chiunque ( amici o estranei )
Non farlo accarezzare da tutti
Se incontri un cane libero, fallo sedere, frapponi tra lui e l'altro cane ed evita che possa reagire, potrebbe nascere un litigio incontrollabile, aspetta che il randagio si allontani poi continua la passeggiata
se incontri un cane al guinzaglio, prima di permettere un eventuale contatto, chiedi al proprietario se il suo cane è socievole
Se lo vogliamo lasciare senza guinzaglio facciamolo solo in zone sicure,isolate Verifica che l'ambiente sia sicuro e privo di presenze, umane o animali, che potrebbero interagire negativamente e non lasciarlo libero se non sei sicuro che ritornerà al tuo richiamo.   Nel momento in cui vuoi richiamarlo per metterlo in sicurezza, non lasciare intendere l'urgenza di farlo, non faresti altro che eccitarlo con il rischio di indurlo a non ubbidire, richiamalo con estrema calma mantenendo la sua attenzione su di te e non mettergli il guinzaglio ogni volta che lo chiami, di tanto in tanto, premialo non appena ti raggiunge e lascialo di nuovo libero; il richiamo non deve essere sempre negativo se vuoi che funzioni

BLOODHOUND(CANI MOLECOLARI)

In televisione sentiamo spesso parlare di cani molecolari utilizzati per cercare le persone scomparse. Utilizzati per cercare Yara ed ora le gemelline svizzere.
Questo cane è chiamato Bloodhound, detto anche cane da sangue, è un cane pesante e piuttosto massiccio, ha un’andatura lenta e imponente. Ha gli arti ben muscolosi e forti e un fiuto eccezionale. Ha l'olfatto più sviluppato di altre altre razze e si adatta bene a qualsiasi clima
Negli Stati Uniti è da tempo utilizzato nelle unità cinofile per ritrovare evasi e fuggitivi. Il suo olfatto è in grado di memorizzare l’odore delle persone e di riconoscere una traccia a distanza di diversi giorni. Questo cane lavora sulla molecola dell’odore, per questo è chiamato molecolare ed è differente da tutti gli altri cani usati nella ricerca dei dispersi, definiti invece "da ricerca in superficie". Il bloodhound in montagna viene utilizzato soprattutto per trovare le tracce di dispersi il cui percorso è sconosciuto. E’ sufficiente fargli annusare un oggetto della persona da trovare e il suo olfatto memorizza quella molecola e riesce a riconoscerla in ambiente aperto anche se la persona ha lasciato la traccia diversi giorni prima.Purtroppo a causa della sua mole, non può arrivare ovunque: così individua la pista che verrà poi percorsa da altri cani.
In Europa è entrato da poco a far parte delle forze dell’ordine: la polizia svizzera l’ha già adottato ed è ora la volta del CNSAS italiano (Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico) che ha avviato questo progetto con la Protezione Civile.
In Italia sono attivi 4 cani: uno in Trentino, uno nelle Marche e due in Piemonte. A breve il numero raddoppierà.
E' stato fatto di recente in Val di Susa a Col D'Echelle il ventunesimo corso per Unità Cinofile del Cnsas. Il corso di formazione ha visto la partecipazione di 12 unità cinofile di ricerca molecolare oltre a 13 istruttori nazionali e 63 aspiranti delle unità cinofile di ricerca in superficie.
Le esercitazioni hanno avuto dei protagonisti d’eccezione: Guido Bertolaso, capo della Protezione Civile, che ha lavorato coi cani molecolari facendo il ruolo del disperso, Pier Giorgio Baldracco, presidente del soccorso alpino, e Agostino Miozzo, direttore generale dell’ufficio volontariatoLo stesso Bertolaso si è poi detto entusiasta delle capacità di questi cani di trovare e seguire le tracce delle persone scomparse.

domenica 6 febbraio 2011

Pet therapy2

Un Cucciolo come medicina   (tratto dal settimanale "CHI" nov. 1998)
Il recente convegno che si è svolto a Mestre ha ribadito l'aiuto che i cani possono dare a persone affette da vari problemi.
Contro mal di testa e depressione può essere più utile fare le coccole al nostro cane piuttosto che imbottirsi di medicinali. È ormai un fatto certo che il nostro piccolo amico ci fa vivere meglio e più a lungo, e per questo la Pet Therapy, cioè l'utilizzo degli animali d'affezione come aiuto terapeutico in molte malattie, acquista sempre più importanza e viene anche accettata negli ospedali. Gli studi hanno dimostrato che la compagnia del cane riduce il rischio di infarto. Accarezzando il proprio animale si abbassano infatti la pressione e i livelli di colesterolo. Sembra inoltre che il cane possa prevedere l'insorgere di un attacco epilettico, di un coma ipoglicemico, di una sincope e anche di una crisi schizofrenica. Recentemente si è svolto a Mestre un importante convegno sulla Pet Therapy voluto dall'Anffas (Associazione nazionale famiglie di fanciulli e adulti subnormali), durante il quale è emersa chiaramente l'influenza positiva del cane su persone con problemi psichici o disagi sociali. La sua presenza facilita la socializzazione dei bambini autistici, l'inserimento di quelli adottivi e il recupero dei tossicodipendenti, e inoltre cura anche la solitudine delle persone anziane.
Roberto Allegri
per gentile concessione  della psicoterapeuta dottoressa Brunelli Laura

Pet therapy


Prima di parlare della pet therapy, vorrei porre l'attenzione su 5 principi fonamentali presentati nella  7° conferenza internazionale, (1995), Ginevra: "Animali, Salute e qualità della vita":
  1. Accettare il diritto universale non discriminatorio ad avere un animale domestico in tutti i luoghi e in tutte le circostanze, se I 'animale viene adeguatamente curato e non inficia i diritti dei non proprietari di animali.
  2. Prendere le misure più idonee per assicurare che l'ambiente umano sia pianificato e progettato in modo da tenere conto dei bisogni e delle caratteristiche degli animali da compagnia e dei loro proprietari.
  3. Incoraggiare la presenza regolamentata degli animali da compagnia nelle scuole e nei programmi scolastici. Convincere gli insegnanti e gli educatori dei benefici prodotti da questa presenza attraverso appropriati programmi di addestramento.
  4. Assicurare l'accesso regolamentato degli animali da compagnia negli ospedali, case di riposo e altri centri di cura per tutti coloro che, a qualsiasi età, hanno bisogno di questo tipo di contatto.
  5. Riconoscere ufficialmente quegli animali, quali validi interventi terapeutici,  che sono specificamente addestrati per aiutare le persone a superare limiti e disabilita; promuovere lo sviluppo di programmi per addestrare tali animali e assicurare che la conoscenza della loro capacità sia inclusa nell'insegnamento base delle professioni sanitarie e sociali. 
E' certo ormai che la presenza di un animale migliora da un punto di vista psicologico la vita dell’individuo, diminuendo la solitudine e la depressione, agendo da supporto sociale, dando un impulso alla cura di se stessi e diventando una fonte di attività quotidiane significative .
La "Pet Therapy" non è utile a risolvere tutte le malattie. Per una  corretta applicazione della terapia con gli animali ( questo il significato in Italiano) ,vengono coinvolti  tecnici competenti del comportamento umano e quelli del comportamento animale.
Quindi gli interventi seri di pet therapy vengono monitorati da una équipe  composta da  veterinari, psicologi, medici, educatori, e altro.
Grazie all'attività ludica, che generalmente risulta essere un qualcosa di piacevole, si aumenta il buon umore, si sviluppa la socializzazione e rinforza il fisico.

Anche gli animali, soprattutto se cuccioli, amano giocare molto e possono risultare degli ottimi compagni di gioco, là dove l’isolamento e la solitudine dominano, ( autismo e altre situazioni di isolamento).
"Gli animali possono diminuire l'ansia e predisporre una stimolazione dei sistema nervoso o, in altre parole, abbassare lo stress divenendo una fonte di contatto piacevole, una visione rilassante e una percezione di sicurezza e tranquillità." (Friedmann & Thomas, 1985, Katcher & Friedmann, 1980).
Per gentile concessione della psicoterapeuta  dottoressa Brunelli Laura

venerdì 4 febbraio 2011

UN POST COPIATO!

Si,si i miei post sono tutti scritti da me;vi digito quello che conosco e per il resto mi informo tramite libri ed internet ma qui di seguito ha copiato la home page del canile di gogna a Vicenza...dove ho addottato Turbo.
Sono persone brave,il loro è un lavoro faticoso.Io ho conosciuto Fabrizia che ci ha dato delle dritte per rendere facile l'inserimento di Turbo e ci sono servite.Ogni anno andavamo a trovarli per salutarli ma ora sono due anni che stando dietro alle ernie del nostro cagnetto ci siamo scordati di passare ed avvisarli delle vicissitudini del nostro amico!Verremo presto a fare una passeggiata,a Voi che leggete andate sul sito

www.enpavicenza.it

INSIEME CONTRO L'INVERNO

L’inverno passato in un box del canile non è una passeggiata.
Alla pioggia di questi mesi, all’acqua e al fango che i vicentini hanno imparato loro malgrado a conoscere fin troppo da vicino, si stanno sostituendo la neve e il ghiaccio. L’acqua delle ciotole si congela, le ossa s’impregnano di umidità, i muscoli s’irrigidiscono e i reumatismi rendono difficile ogni movimento. Oltre alle coperte, utili per scaldare le notti nelle cucce, e al cibo, crocchette e scatolette, ai pelosono del canile di Gogna servono quindi medicinali.
I vecchietti della Nuova casa del cane in via Mantovani 41, affronteranno con difficoltà anche i prossimi mesi freddi. Ma c’è un modo per aiutarli: somministrare loro integratori vitaminici e farmaci specifici per l’artrosi, i reumatismi e i problemi intestinali. Questi prodotti, però, hanno un costo sostenuto per questo ci affidiamo alla consueta generosità dei vicentini.
Le donazioni dovranno essere intestate all’Enpa Sezione di Vicenza con causale "Insieme contro l’inverno" al Conto corrente postale n.14635361 o alla banca Intermobiliare agenzia di Vicenza, IBAN: IT63S0304311800000000000630. È importante inserire, assieme alla causale, anche l’indirizzo completo del donatore e autorizzare la banca a fornire i dati personali all’Enpa. In questo modo l’associazione onlus potrà ringraziarvi personalmente per il vostro generoso regalo.

venerdì 28 gennaio 2011

L'ALIMENTAZIONE DEL CANE

Un cane sano e attivo è il risultato di una corretta alimentazione

Per crescere e mantenersi sano e attivo, il cane ha bisogno di un'alimentazione che contenga giuste proporzioni degli elementi nutritivi. Nel suo pasto non possono mancare le proteine, che sono la materia prima del suo organismo. In un pasto giornaliero è sufficiente che la percentuale di proteine d'origine animale somministrata si aggiri intorno al 20%.Nel caso di femmine in gravidanza o allattamento e di cuccioli - il fabbisogno proteico cresce, mentre nel caso dei cani anziani  diminuisce.Ci devono essere gli zuccheri, ma non tuttivengono assimilati con facilità. Il cane ha difficoltà a digerire il lattosio. L'apporto di zuccheri è importante sia come fonte d'energia rapidamente disponibile sia come regolatore dell'attività della flora batterica.Passiamo alle vitamine che il cane non  riesce a sintetizzarle tutte , quindi alcune le deve assumere; specifiche carenze vitaminiche possono portare a malattie. I grassi, ma nella giusta misura. Nella sua dieta i grassi non devono superare il 10%; gli eccessi non portano solo all'obesità, ma anche ad un animale maggiormente predisposto alla malattia ed alla vecchiaia precoce. I minerali, che sono presenti in diversa quantità in tutti gli alimenti. E' necessario somministrare con la dieta le giuste quantità, soprattutto nei cuccioli e nelle femmine in gravidanza.
La dieta del cane varia in relazione al suo stile di vita(cane da passeggio, da caccia o da lavoro), alla sua età (anziano,cucciolo) alla sua razza e taglia. 

In generale l'alimento principe della razione giornaliera è la carne, a conferma della primitiva natura carnivora del cane che per la lunga convivenza con l'uomo è poi diventato onnivoro. Con la carne il cane assume proteine, grassi e vitamine fondamentali per la crescita ed il mantenimento. Altra importante fonte di proteine animali è il pesce, che rispetto alla carne contiene però meno grassi ed è quindi meno energetico; questo alimento va servito cotto e senza lische, molto pericolose per il cane.
L'apporto di proteine deriva anche dalle uova, sia dall'albume che dal tuorlo. L'albume va necessariamente cotto perché in questo modo viene neutralizzata la sostanza antivitaminica in esso contenuta. Il tuorlo invece è ottimo anche crudo ed è ricco di grassi e vitamine.

L'elenco delle fonti proteiche si chiude con il latte, che è ricco anche di grassi, zuccheri, minerali e vitamine. Pur essendo molto gradito al cane, il latte non è sempre assimilabile; in alcuni casi può causare disturbi intestinali perché il cane non possiede l'enzima che digerisce il lattosio.

Nella dieta del cane non devono mancare giuste quantità di verdure, alimento poco appetitoso per l'animale ma necessario per la regolazione della sua attività intestinale. Per essere digerite le verdure hanno bisogno di una cottura prolungata, che disperde però gran parte del loro contenuto vitaminico. Mai la cipolla!

Ottimi da associare ad altri elementi sono i cereali; tra questi il riso, che fornisce il suo apporto di zuccheri dopo una cottura prolungata.

Da non dimenticare inoltre una giusta dose di grassi d'origine vegetale, che si trovano nell'olio d'oliva e di semi e che il cane non è in grado di sintetizzare da solo. I grassi d'origine animale non vanno invece aggiunti se la dieta comprende la carne, perché in essa si trova già la quantità necessaria al cane.


CUCINO IO O COMPERO PRONTO?
I cibi preconfezionati hanno dalla loro il vantaggio di contenere già tutti gli elementi necessari al cane e di bilanciarli secondo le necessità; le case produttrici prevedono poi linee specifiche per i diversi periodi dell’esistenza del cane e per i differenti stili di vita. Inoltre garantiscono un notevole risparmio di tempo, venendo meno la fase della preparazione, ed anche un discreto risparmio in denaro. I cibi preconfezionati possono essere alimenti completi o semplici integratori; si differenziano anche in cibi secchi – i fiocchi e le crocchette che fanno bere molta acqua – e cibi umidi – il classico mangime in scatoletta. Se il cane viene nutrito con cibi preconfezionati si consiglia di attenersi, per quel che riguarda le dosi, alle indicazioni riportate sulle confezioni e di non integrare in altro modo la razione.
Cucinare per il cane è abbastanza impegnativo, perché bisogna essere in grado di dosare nelle giuste proporzioni gli elementi di cui l’animale ha bisogno; per fare ciò è necessario conoscere le caratteristiche dei singoli alimenti. Riguardo le quantità l’indicazione generale è di 30 g di cibo al giorno per ogni kg di peso del cane, suddivisi equamente tra carne, riso e verdure; è consigliabile cuocere gli alimenti crudi per eliminare il rischio di malattie. Lo sforzo e l’impegno messo nella preparazione della "pappa" è però ripagato al momento della consegna: il gesto avvicina cane e padrone e la gratitudine dell’animale rafforza il legame esistente.
Io compero le crocchette e le mischio a poco cibo umido sempre acquistato.
Il veterinario mi aveva consigliato di dare solo cibi secchi.


 ALCUNE   REGOLETTE:L’ideale per il cane è mangiare sempre alla stessa ora e nello stesso posto, preferibilmente un luogo tranquillo. Anche le variazioni improvvise di dieta sono da evitare, se non ci sono specifiche motivazioni legate al cambiamento del tipo di vita o all’insorgere di malattie.(come per noi!)
No agli spuntini fuori pasto
I bocconi fuori dalle consuete ore del pasto creano nel cane delle cattive abitudini, spingendolo ad assumere più cibo di quello realmente necessario; in questo modo si predispone l’animale al rischio obesità. (come per noi!)
Attenzione agli ossi
Bisogna evitare di dare al cane ossa lunghe, che si possono scheggiare e possono provocare ferite alla bocca e all’esofago.Mai quindi le ossa del pollo che si spezzano facilmente! Un osso grande, che non si possa rompere, (come l’osso del ginocchio) è invece un buon passatempo per il cane e rinforza e pulisce la dentatura.
Niente dolci
Anche se i cani sono golosi, non è salutare la somministrazione di caramelle, dolci e gelati; il rischio a cui si va incontro è principalmente quello delle carie. Mai cioccolato!
Indispensabile acqua
Il cane soffre di più per una prolungata mancanza d’acqua che per un digiuno; accanto alla ciotola del pasto ne va sempre messa una per l’acqua. L’acqua deve essere limpida ed a temperatura ambiente.

 Alcune notizie sono tratte dal sito:tuttocani
<a href="<$BlogItemPermalinkURL$>" title="link permanente">#</a>

domenica 23 gennaio 2011

CAMPER CON I NOSTRI AMICI

Il camper è sinonimo di libertà.Chi sceglie questo automezzo (definito così dal codice della strada) ama muoversi senza limitazioni,ama il viaggio più che la meta e vuole decidere chi lo accompagnerà nelle sue avventure (umano e/o animale).
Pensare di caricare il nostro camper e senza problemi far salire il nostro amico è una bella soddisfazione.Evitiamo quelle telefonate agli hotel,ai residence per sentire se accettano il nostro amico,sottoponendosi poi al solito interrogatorio" Quanto è grande? Abbaia? Pelo lungo o corto? Lo lasciate da solo in stanza? Sa che non può accedere al ristorante?" Insomma supplicare di poter accedere al loro albergo!
Tornando a noi non spaventatevi dello spazio limitato,non pensate a dove andranno i peli del nostro animale...Turbo viaggia sempre con noi per spostamenti di due giorni o quindici,in Italia e all'estero;basta organizzarsi.
Il cane o il gatto devono avere,come a casa, uno spazio loro (Turbo ha un cuscino sotto al tavolo) e le immancabili ciotole per l'acqua ed il cibo (ne vendono con la piattaforma sotto raccogli cibo per evitare di dover lavare il pavimento e stanno ferme durante il viaggio oppure anche quelle che si chiudono e diventano una valigetta).Vietato metterlo nel garage al chiuso dove d'inverno fa troppo freddo e d'estate troppo caldo!
Bisogna lasciare al nostro animale il tempo di abituarsi e rispettare anche i suoi orari per la passeggiata evitando così brutte sorprese.
Per la legge,articolo 169 del codice della strada "E' vietato il trasporto di animali domestici in numero superiore a uno e comunque in condizioni da costituire impedimento o pericolo per la guida.E' consentito il trasporto di soli animali domestici,anche in numero superiore ad uno, purchè custoditi in apposite gabbie,contenitori."
Utili i tappeti al posto della moquette  per eliminare i peli e l'aspirabriciole.
Per il nostro camper uso 6 tappeti per 6 giorni di permanenza (3 più il cambio) e vengono sporcati specie d'inverno da 6 gambette!!!!(4 Turbo,2 Mattia).Sono sicura che sbattendo i tappeti ,spazzando ed arieggiando ogni mattina (anche a -4°c in montagna!) il mio camper sia più pulito di quello dei miei vicini sempre chiuso,con moquette,due bimbi e senza animali.
Comperate tappeti,spazzate, ma non rinunciate alla compagnia del vostro amico.Le vacanze servono per stare con chi ci vuole bene ed al quale vogliamo bene:figli,marito,animale....
Guardando al lato pratico il cane è un ottimo antifurto.
Il gatto richiede meno, ricordiamoci di farlo uscire comunque ma col guinzaglio perchè non conosce l'ambiente.La lettiera chiusa fa al caso vostro,mettetela nel bagno e cambiatela,non produrrà nessun odore.
Canarini,tartarughe,pesci portateli con voi ma evitate i lunghi viaggi ed attenti alle temperature.
Nota dolente è che ci sono ancora campeggi,pochi per fortuna,che non vogliono animali.Beh!Boicottateli se chi li gestisce è così ignorante non merita certo i nostri soldi!
Buona meta a tutti!!!

venerdì 21 gennaio 2011

Quando un nostro amico ci lascia (lutto o no?)

Quando il nostro amico ci lascia noi soffriamo e soffriamo molto.Ci manca,sentiamo la sua assenza fisica,il suo essere sempre con noi.
Cane,gatto,canarino o chi sia a noi manca.Per noi è un lutto, una sofferenza unica,un dolore grande. Col nostro amico abbiamo condiviso momenti di vita, gioie e dolori ed ora che non c'è più piangiamo.E' giusto piangere ,è lecito farlo!
Per alcuni siamo esagerati,siamo eccessivi ...freghiamocene dei loro commenti; il dolore è soggettivo ognuno lo vive e lo esterna a modo suo.
Chi pensa che provare dolore per la morte di un animale sia sciocco non ci comprenderà (ah!Chiedo a queste persone di uscire da questo blog:non fa per voi!) ma forse non capirà perché non ha nemmeno mai provato tutta la gioia che questa amicizia speciale uomo-animale ci abbia dato.
Con Turbo ci siamo andati vicino, a causa di una diagnosi sbagliata del veterinario (naturalmente non lo abbiamo più!) due anni fa avremo dovuto sopprimerlo.Ricordo il dolore cheprovai quando me lo disse,come un pugnale nel cuore,ricordo le lacrime,lo stato confusionale col quale guidai fino a casa, la sofferenza nel comunicarlo a Tiziano,la notte passata sveglia...per la cronaca il giorno dopo ci recammo alla "Clinica Pedrani" di Thiene dove la dottoressa Daniela Murgia e colleghi già non convinti della diagnosi la ribaltarono e Turbo è con noi.
Avete la mia totale comprensione e cosa posso scrivervi...è un lutto ,la sofferenza diminuirà di sicura col tempo ma dovete vivere il momento: piangete,ricordate gli attimi, guardate le foto e quando ve la sentirete metterete le sue cose (ciotola,guinzaglio,cappottini,cuccia ecc. ) in una scatola col nome un domani deciderete cosa farne,non c'è fretta (potrete regalarne il contenuto ad un canile, gettarlo o tenere tutto...)
Concludo abbracciando M. che stà vivendo questo brutto momento.

mercoledì 19 gennaio 2011

VARIE FOTO




Trovate in internet in attesa delle Vostre speditemele a:
Fragola_75@libero.it


per vedere le vostre andate a Pagine in alto a destra e aprite quella "Le vostre foto"  e....buona visione!

Cani e dopo: informazioni su questo blog

Cani e dopo: informazioni su questo blog: "Ho creato questo blog sabato 15 gennaio 2011 con il desiderio che diventi un luogo virtuale dove fare quattro chiacchiere costruttive sui no..."

martedì 18 gennaio 2011

animali e bambini

I bambini cresciuti con un animale in casa sperimentano maggiormente il rispetto,la comprensione,l'affetto di quelli che non possono avere un cucciolo per amico.
Il cane in particolare interagisce molto col piccolo di casa e,riconoscendolo come il più indifeso del "branco",è portato a proteggerlo e difenderlo.
Il vostro bambino amerà e rispetterà comunque anche il gatto,il criceto,una tartaruga;l'importante è farlo vivere a contatto con un altro mondo:quello animale.
La cosa fondamentale è che noi genitori dobbiamo costruire il rapporto tra animale e bambino per evitare spiacevoli incidenti più o meno gravi.
Analizzando il rapporto bimbo-cane vorrei che ricordaste che sono differenti ma meritano rispetto e considerazione entrambi!
Se facciamo nostra questa affermazione non ci resta che trasmetterla.
Il bimbo deve rispettare gli spazi del cane,non invadere la sua cuccia,saper giocare senza tormentare l'animale e capire che per tre volte al giorno (come minimo) necessita di essere accompagnato fuori per la passeggiata,abitudine che se nostro figlio apprenderà gli gioverà in salute.
Al cane va presentato subito nostro figlio,fategli leccare i piedini (non fa male!),regalategli dei giochi che il fanciullo ha usato così conoscerà il suo odore.
Importante è che l'animale non va mai lasciato solo col bambino. Pensate che anche un cagnolino di piccola taglia se graffia il viso di un bambino di un anno può ad esempio fargli perdere la vista!
Turbo non stà mai solo con Mattia,io ci sono sempre ma nonostante questo mio figlio si è "beccato" una zampata sulla testa quando aveva 4 mesi mentre lo allattavo (Turbo voleva toccarmi il braccio ed ha graffiato Mattia per errore),un morso lieve sulla guancia quando il mio bambino per gioco gli ha morsicato un'orecchio...
Qualcuno pensa che gli animali possano trasmettere malattie:niente di più falso.Un minimo di attenzioni come lavare le mani al bambino,passare l'aspirapolvere per raccogliere il pelo ,(azioni che qualsiasi mamma fa anche se non c'è un animale in casa) pulire la cuccia , ci porteranno a non avere problemi.
Importante la vaccinazione per la leptospirosi trasmissibile all'uomo ed in estate applicare antiparassitario (io ho visto un bimbo con una zecca presa in una fattoria e credetemi.....è ancora vivo! ah! ah! ah! ).
Mattia ha 4 anni e mezzo tiene il cane a guinzaglio,lo chiama,ci gioca, gli fa le coccole, lo riconosce come un fratellino ed ha imparato a rispettarlo capendo le sue esigenze.Gli apre la porta per farlo uscire in giardino e gliela riapre per farlo entrare anche se io non voglio"Ma mamma ha paura!" mi dice.
Quando Turbo era ammalato e dovevamo cateterizzarlo (introdurre una sonda per fargli fare pipì) era il mio bimbo che mi passava i guanti,la siringa,il catetere ed osservava come facevo.

Vi racconto alcuni episodi:
1. Mentre ero incinta la sesto mese ed avevo Turbo sdraiato con me sul divano Mattia ha calciato facendo sobbalzare il cane!
2.Quando allattavo essendo "indifesa" avevo sempre Turbo sotto la sedia o vicino a me sia in casa che fuori.
3.Una domenica abbiamo fatto una gita in campagna e all'ora del riposino coricato Mattia sul passeggino a 5 metri da noi col cane a fianco.Un signore camminando si è avvicinato al passeggino ed il cane ha abbaiato così forte che il signore si è allontanato impaurito e Mattia svegliato piangendo.
4.Al mattino mattia esce sulla piazzetta con Turbo ed io li seguo ma sono tranquilla perché se passa qualcuno sento che Turbo abbaia come per chiamarmi e si mette vicino a mio figlio per proteggerlo.

Importante però è sapere che i bambini per la loro statura ridotta ed i movimenti incerti o frettolosi vengono riconosciuti dai cani come prede!
Mai lasciare il cane incostudito vicino a bambini anche se li conosce,mai fidarsi basta un attimo per rovinare una vita e la vostra! Solo un cane di piccola taglia e docile può restare libero con bambini dai 5 anni in su e che lo conoscono;altre ipotesi non mi arrischierei di prenderle in considerazione!

Attendo le Vostre storie personali perché ogni animale dà e riceve molto rapportandosi con un bambino.